vigneriapan001

Qui risiede un'antica area mineraria dell'isola d'Elba. Si scavò principalmente a Vigneria, mentre nella località detta Cavaccia si operò fino al Medioevo, nel XVI secolo. L'attività probabilmente è stata continuativa dall'epoca etrusca fino alla definitiva chiusura.

A Rio Marina erano presenti i vari cantieri, indicati anche nella mappatura sottostante. 

Al cantiere Bacino la coltivazione durò per oltre un secolo, a partire dal 1860. Si estraeva ematite, con presenze di minerali di pirite e quarzo. Poco distante era il cantiere Pié d'Ammone, con coltivazione di limonite durata dal 1870 per circa un secolo.

Il giacimento del cantiere  Antenna è stato completamente esaurito durante l'attività durata  per tutta la prima metà del Novecento, con l'estrazione di 500.000 tonnellate di ematite e limonite. Il cantiere si trova  ora in piano, per riporto degli sterili del vicino cantiere di Valle Giove. Poco sopra si trova il cantiere Falcacci, detto anche “Cavacce”. Vi si estraeva limonite ed ematite.

Il cantiere di maggiori dimensioni del sito minerario di Rio Marina era  il cantiere  Valle Giove. L'inizio dei lavori risale al 1950, con escavazioni anche in galleria, estraendo pirite e oligisto (misti piritosi), su gradoni di circa 10 metri, determinando col tempo la creazione di una sorta di anfiteatro. Più a ovest a quota 140 m si trova il punto di partenza della teleferica del Portello. Minori le presenze di minerali di fluorite, barite e gesso. Negli anni Settanta nei giorni di sabato venne aperto ai visitatori. 

Mappa satellitare con indicazione dei cantieri

 

 

Il patrimonio esistente

Malgrado l'importanza storica del sito le testimonianze del lavoro minerario stanno scomparendo lentamente e poco rimane. Questa lenta e imminente definitiva scomparsa delle tracce di impianti sono rappresentate dal testimone  attuale più significativo esistente , ancora per poco: il pontile di Vigneria. Si regge ormai su pochi sostegni, altri penzolano sulle  onde. Gli isolani sanno che a breve  una mareggiata lo trascinerà tra le acque.

Alle sue spalle più che i segni del tempo si osservano quelli delle demolizioni.  Sulla collinetta rimane la vuota cabina elettrica.

Di notevole interesse è il parco minerario in gestione  all'ente, con una ampia ricchezza di minerali presenti, il tappeto stesso sul quale si cammina. I lavori di messa  in sicurezza e  bonifica hanno reso il sito adatto per la fruizione turistica delle parti alte più alte.

Galleria fotografica