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Purtroppo non ho potuto indagare l'origine di questo luogo in modo dettagliato. Quanto ritrovato nel web sono spesso informazioni ripetute da numerosi "copia e incolla", quindi non le ritengo affidabili. Si dice che siano auto lasciate da soldati americani che, di ritorno dalla guerra al termine del secondo conflitto mondiale, non le abbiano potute portare con sè, per il costo di trasporto. In realtà i cimiteri erano un tempo quattro, ed a Chatillon si vedevano modelli d'auto che erano stati prodotti anche in periodi successivi.

 Apparentemente poco era cambiato per un paio di decenni almeno. Il sito web indicato a fondo pagina contiene fotografie del 1993, ed indica alcune marche e modelli delle auto. Purtroppo in molte aree è stata fatta pulizia.

Oltre all'interesse per eventuali collezionisti, questo luogo è tra i più rilevanti visitati in termini di estetica dell'abbandono. Si osserva una totale fusione tra il manufatto e la vegetazione che lo conquista, quando l'attività dell'uomo viene meno e gli eventi naturali restano liberi di agire nello scorrere del Tempo.

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La fotografia di luoghi in abbandono fissa l'istante di un percorso a ritroso, in cui l'oggetto prodotto scompare, il vegetale prospera, ed ogni elemento col tempo torna alla terra. Sono musei naturali, all'aperto, che stridono con le norme di tutela ambientale. Sarebbe forse impossibile conservarli. Ogni intervento dell'uomo sarebbe una interferenza in questo lento processo di scomparsa.

GALLERIA FOTOGRAFICA